Intraprendere dei lavori in un’abitazione esistente sembra facile ma apre diversi scenari: nuova costruzione, restauro o ristrutturazione. Ognuno di questi interventi ha caratteristiche specifiche e normative da seguire. Per capire meglio cosa ci troviamo ad affrontare, proviamo a fare chiarezza.
Restauro e Risanamento Conservativo
Parliamo di restauro e risanamento conservativo quando l’intervento ha come obiettivo principale quello di preservare l’edificio e garantirne la funzionalità, senza alterarne gli elementi architettonici e funzionali che ne definiscono la natura, sia formali che strutturali. Le operazioni di restauro non devono mai comportare una trasformazione del fabbricato tale da renderlo diverso, in tutto o in parte, da quello preesistente. È quindi essenziale mantenere l’edificio nelle sue forme originarie, senza modificarne la volumetria o la sagoma.
Ristrutturazione Edilizia
L’intervento di ristrutturazione edilizia riguarda le modifiche su un edificio già esistente, senza alterarne le caratteristiche fondamentali. Le modifiche del fabbricato sono possibili, ma devono restare nell’ambito delle caratteristiche essenziali dell’immobile. Questo tipo di intervento può includere lavori come la modifica degli spazi interni, il rifacimento di impianti o la sostituzione di finiture, sempre nel rispetto della struttura originaria.
Nuova Costruzione
Se l’intervento determina una modifica sostanziale della forma e della sagoma rispetto alla struttura originaria e/o un significativo aumento volumetrico, si parla di nuova costruzione. Questo tipo di operazione necessita di titoli abilitativi diversi a seconda del momento di apertura delle pratiche edilizie (prima o dopo il DL Salva Casa). Infatti, la nuova costruzione comporta una trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, realizzata attraverso modifiche della morfologia del suolo o la costruzione di manufatti edilizi. Questo include l’ampliamento di edifici esistenti oltre la sagoma predefinita.
L’elemento distintivo della nuova costruzione è quindi l’irreversibilità dell’intervento, che incide in modo permanente sull’assetto del territorio. È importante notare che i titoli edilizi DIA o SCIA in zone vincolate non sono sufficienti; è necessaria infatti l’autorizzazione paesaggistica.
In ogni caso, è fondamentale affidarsi a un tecnico abilitato che procederà con i controlli preventivi, evitando sanzioni comminate dall’autorità che possono sfociare nella demolizione di quanto costruito. Scegliere il tipo di intervento giusto è cruciale per garantire la riuscita del progetto e il rispetto delle normative vigenti. Se hai bisogno di ulteriori informazioni o desideri avviare un progetto, non esitare a contattarci! Siamo qui per aiutarti a realizzare i tuoi sogni edili.